BR 96 DRG

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a cura di Nino Carbone e Marco Bertozzi

 

- Gt 2 x 4-4 - K.Bay.St.B.-

 - BR 96 - DRG -



 "Prima Serie"



 - Schema Gt 2x4-4 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Gt 2x4-4 -  n.° 5751 - K.Bay.St.B. -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH - Archivio Maffei)

 


 

- Dati Tecnici "Prima Serie" - 

 

- Rodiggio - D' D h4v -

- Lunghezza - mm. 17.700 -

- Velocità max - 50 km/h -

- Potenza - 1470 PSi -

- Peso di servizio - ton. 123,2 -

- Cilindri misura - mm. 520 -

- Anno costruzione 1913 - 

- Esemplari n.° 15 -

 

- Numerazione K.Bay.st.B. - 5751 * 5765 -

- Numerazione DRG - 96 001 / 015 -

 

 


 

- Gt 2x4-4 - K. Bay. St. B. - Foto di fabbrica della n.° 5751, "la prima", fotografata prima della consegna -

(Foto da: MF)

 


 

La "prima" della serie, la n.° 5751, fu riverniciata in giallo "ocra" con filettature nere ed esposta alla stazione centrale

"Re Ludwig" III di Monaco.

- Serie speciale con tre fanali - da regolamento le luci dovevano essere solo due -

(Foto da: MF - Archivio Maffei)

 


- Nota -

La 5751 - che è poi la Märklin 37961: è l'unica 96 che, in tutte le foto, ha il terzo fanale centrale, poi rimosso perchè non regolamentare. Märklin riproduce questo modello con il terzo fanale (giustamente) e nel colore "ocra" con cui veniva presentata la loco per la sua inaugurazione - anche dalle foto in b/n si vede che la loco ha una livrea chiara. Siccome è la "prima" loco della "Prima Serie", cioè la "prima" Gt 2x4-4 in assoluto, si spiega la presenza, poi rettificata, del terzo fanale, ma il "supporto" per questo fanale è rimasto anche nei successivi esemplari.


 

- 37961 Märklin -

(Foto Marco Bertozzi)

 



- Differenze  schematiche tra le 2 "serie" -

(Foto da : Ictm.info)

 

 



 "Seconda Serie"



 - Schema Gt 2x4-4 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Dati Tecnici "Seconda Serie" - 

 

- Rodiggio - D' D h4v -

- Lunghezza - mm. 17.700 -

- Velocità max - 50 km/h -

- Potenza - 1630 PSi -

- Peso di servizio - ton. 127 -

- Cilindri misura - mm. 520 -

- Anno costruzione 1922 -

- Esemplari n.° 10 -

 

- Numerazione K.Bay.st.B. - 5766 / 5775 -

- Numerazione DRG - 96 016 / 025 -


- Gt 2x4-4 n.° 5773 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 -  3798 Märklin -

(Foto Marco Bertozzi)

 



 - STORIA DEL GRUPPO -



 

All'inizio del secolo scorso, le Reali Ferrovie Bavaresi si resero conto che le aumentate necessità del trasporto merci richiedevano la produzione di una nuova locomotiva, di potenza adeguata a trainare convogli lunghi e pesanti.

Tuttavia, tale necessità si scontrava con le problematiche della rete ferroviaria nelle zone più montuose, costituita da linee caratterizzate da forti pendenze e curve di raggio troppo stretto per essere percorse da locomotive di tipo tradizionale.

Tra i punti più critici dei percorsi delle Ferrovie dello Stato Bavarese c'erano i ripidi pendii Laufach-Heigenbrücken (pendenza del 20 su 5,75 km di lunghezza), Probstzella-Steinbach pendenza 25‰ per 13,1 km), e Neuenmarkt-Wirsberg-Marktschorgast. Per evitare il taglio dei convogli, con notevoli perdite di tempo e doppie manovre, divennero sempre più necessarie locomotive di spinta.

La prima idea fu di una possibile pesante locomotiva tender accoppiata 5/5, ma non poteva far fronte anche a 16 t di carico per asse. Poi venne esaminata l'idea di una locomotiva simile con sei assi accoppiati, che sarebbe stata sufficiente con 16 tonnellate di carico per asse a pieno carico, ma doveva essere prevista una diminuzione di carico per asse - almeno a 15 tonnellate - e inoltre la trazione a sei assi non era sufficientemente collaudata. Solo in Austria era stata testata sulla Taurenbahn una singola macchina, una 6/7 accoppiata serie 100, costruita nel 1911 dalla Wiener Lokomotivenfabrik, mentre la serie K del Württemberg non arriverà prima del 1917. In ogni caso, si doveva tenere conto dell'adozione di traverse e binari più resistenti. Si temeva anche che, malgrado  l'ulteriore aumento dei requisiti, anche questo tipo non sarebbe stato sufficiente.

Un'ordinazione per un adeguato sviluppo fu commissionata alla fabbrica di locomotive Maffei di Monaco di Baviera. Tenendo conto del carico ammissibile per asse di 15 tonnellate e la necessità di una buona iscrizione in curva, il risultato furono le locomotive Mallet a otto assi. I quattro assi montati sul carrello anteriore con valvole di bassa pressione erano montati in un telaio collegato saldamente con il telaio principale. Il terzo asse di ogni carrello fungeva da asse motore.

Il secondo asse aveva un gioco di 8 mm.

 

- Nacque così la loco-tender più "potente" d'Europa -

- 2 carrelli a 4 assi ciascuno e senza carrello-guida  -

- La classificazione: Gt 2x4-4 -

 

La caldaia (la più grande che Maffei avesse mai consegnato per le Ferrovie dello Stato Bavarese) era posizionata liberamente col suo supporto sul telaio posteriore, la griglia a tre moduli era orizzontale, la camera da fuoco era costituita da piastre di metallo di spessore 16 e 28 millimetri e realizzata senza volta. Il centro della caldaia si trovava a circa 2.950 millimetri dal livello del suolo. Il diametro della sua luce era di 1.762 mm, lo spessore di 19 mm. 5.075 millimetri di lunghezza tra le opposte luci della caldaia, quanto bastava ad estendere i tubi da riscaldamento e da fumo fino quasi al secondo asse accoppiato, l'ampia camera da fumo era lunga 2900 mm.

 

- Inizialmente furono ordinate 15 locomotive, con numerazione dal n.° 5751 al n.° 5765 -

 

Il 9 dicembre 1913 fu consegnata la prima locomotiva che il giorno 13 fece la corsa di prova.

La prima della serie, la n.° 5751, fu riverniciata in giallo "ocra" con filettature nere ed esposta alla stazione centrale "Re Ludwig" III di Monaco.

In tutto il 1913 vennero consegnate anche le numerazioni dal n.° 5752 al n.° 5760.

Nel 1914 furono completate le consegne della "prima" ordinazione, numerazioni dal n.° 5761 al n.° 5765.

Dopo i brillanti risultati ottenuti da questo primo "gruppo", furono ordinate le rimanenti 10 locomotive.

 

Classificate:

- Dal n.° 5766 al n.° 5775, furono costruite e consegnate però dopo la fine della "Prima Guerra Mondiale" -

 

Sempre nel 1914, dal 21 febbraio al 25 marzo, le locomotive, dal n.° 5753 al n.° 5760, iniziarono la loro attività sulle "salite" di

Rothekirken e Probstzella, dimostrando tutta la loro "immensa" potenza.

Con treni di quasi 1000 tonnellate furono ridotti drasticamente i tempi di percorrenza, in alcuni casi toccarono il 50 %.

Questa nuova locomotiva aveva risolto i problemi fino a quel momento irrisolti, con una sola locomotiva di spinta,

senza le divisioni dei carri e guadagnando sui lunghi tempi tradizionali.

Nello stesso periodo, vennero collaudate altre N.° 5 Gt 2x4-4 sulla "rampa", (lunga km. 5,75), tra Laufach e Heigenbrucken.

Il deposito di Aschaffenburg, tra il 17 gennaio e il 13 maggio del 1914, si guadagnò i "servigi" di queste ultime 5 collaudate. 

 Durante la Prima Guerra Mondiale, 3 di queste locomotive Mallet furono trasferite sulle famose e ripide pendenze a Luetich in Belgio e dopo al deposito di Eger dal 1928 al 1944.

 A fine conflitto passarono alle DRG e furono tutte 5 riclassificate, (come le altre Gt 2x4-4) divenendo BR 96 011 - 015.

 



 

- Caratteristiche "Prima Serie" - N.° 5751 * 5765 -

 

- Dimensioni della caldaia, 2.950 mm. sopra la linea del ferro - -

- Lunghezza di mm. 2.900 della camera a fumo-

- Minuscolo fumaiolo in proporzione -

- Sabbiere rettangolari -

- Parte superiore della "carbonaia" obliqua -

- Mole della parte cilindri (da 520 mm.) nella parte anteriore -

 

Le casse rifornimento acqua avevano tre dislocazioni:

- 2 sistemate ai fianchi della caldaia -

1 sotto la "carbonaia" -

- Capacità acqua 11 metri cubi -

 

- La capacità della "carbonaia", 4 tonnellate, si rivelò insufficiente, per questo motivo fu aggiunto, nella seconda "Serie" un sopralzo, che aumentò la capienza a 4,5 tonnellate -

 

- Particolarità del "fischio" -

 La prima fornitura di 15 pezzi, numeri di servizio  5751 * 5765, è stata successivamente dotata di un fischio molto somigliante al suono del fischio di una nave, che nelle tortuose strettoie delle linee percorse si è dimostrato affidabile mezzo per permettere al personale di comunicarsi l'eventuale necessità di tirare o spingere la locomotiva.

 



 

- BR 96 dopo la "Prima Guerra Mondiale" -

 

La Maffei nel 1922, dopo la parentesi bellica della "Prima Guerra Mondiale", riprese a produrre le 10 Mallet ordinate dall'Amministrazione Bavarese, la consegna avvenne nel periodo tra il 24 novembre 1922 e il 12 marzo 1923, e inserite nella "nuova" DRG.

Queste ultime furono assegnate ai depositi di Rothenkircken e Aschaffenburg.

La Maffei presentò la prima locomotiva della "Seconda Serie" (n.° 5766) in livrea azzurra con distribuzione color rosso.

Il camino era "orlato" con ghiera di ottone e con questa cromia -  per far risaltare meglio la macchina esposta - fu presentata a Berlino il 21 settembre del 1924 alla grande "Mostra dei Veicoli". 

 



 

- Caratteristiche "Seconda Serie" - N.° 5766 * 5775 -

 

- Grata del forno più ampia -

- Surriscaldatore più grande -

- Capacità acqua 12,5 metri cubi -

- La "carbonaia" rialzata a forma di "imbuto" -

- Capacità "carbonaia" 5 tonnellate -

 

La "Seconda Serie", costruita dopo la guerra, tornò alle due tratte Rothenkhirchen-Probstzella e Laufach-Heigenbrücken, le cui richieste in termini di prestazioni erano nel frattempo salite ancora, sicché divenne necessario un aumento del peso in aderenza a quasi 16,5 tonnellate (a pieno carico).

 



 

- Le modifiche del 1925 -

 

Al fine di competere con la nuova e più forte "T 20 prussiana", nel 1925 venne avviata una conversione degli esemplari dell'ultima serie. Miglioramenti per la caldaia e l'espansione delle bombole ad alta pressione a 600 mm fornirono eccellenti prestazioni.

Dopo le prime consegne, vennero ammodernati e trasformati anche esemplari della "Prima Serie".

Per aumentare ulteriormente le prestazioni, queste furono le modifiche:

 

- Nuovi cilindri  con diametro di 600 mm. -

- Surriscaldatori più grandi -

- Diversa distribuzione dei tubi camera fumo -

- Graticcio a ribalta -

- Freno a compressione tipo Riggenbach -

- Camino diametro più grande -

 - Illuminazione elettrica -

 - Generatore turbo -

- Sostituzione dei respingenti a "bovolo" -

 

- La sabbiera posteriore fu divisa dal duomo e spostata verso il fondo della locomotiva -

 La prima locomotiva ad iniziare l'opera di modifica fu la n.° 5773 che fu "riconsegnata" dalla Maffei il 29 agosto del 1925.

 Il viaggi di prova effettuati con la n.° 5773 da parte dell'Ufficio di misura Grunewald ora mostravano un chiaro vantaggio rispetto alla "T 20 prussiana". La società Maffei venne pertanto incaricata di convertire anche le altre 9 macchine della "Seconda Serie" che furono "riconsegnate" nel luglio del 1927.

Il numero di servizio di queste locomotive nella numerazione DRG erano BR 96 016 - 025.

Le rimanenti n.° 15 BR 96 entrarono nelle Officine Maffei per le modifiche nel 1929 e fino al 1932.

 - I duomi però, mantennero la loro disposizione -

- Le dimensioni dei cilindri rimasero 520 mm.

 

Così ricostruite, il peso di servizio delle macchine era salito ad oltre 131 tonnellate, che in seguito aumentò fino a 132 tonnellate, ed era stato distribuito quasi equamente su tutti gli otto assi.

Il successo della ricostruzione effettuata rispose appieno alle aspettative, così che la Gt 2x4-4 (ora serie 96- 001 * 025), non aveva nulla da temere dalla concorrenza della "prussiana T 20", ogni obiettivo prefissato era stato raggiunto e superato.

 

- La rivale "prussiana T 20" -

- Futura BR 95 -

(Foto da: die-minilok.de)


 

- T 20 Prussiana - Modello Liliput -

(Foto Frits Osterthun)

 



  - Gli "accantonamenti" iniziarono nel 1944 e fino al 1949 - 

A partire dal 1935 le BR 96 comparvero anche sulla ”Schiefen Ebene”, (piano inclinato), ma solo per poco tempo. Singoli esemplari sono stati anche a  Hof e Landshut. Per quelle di Landshut l'itinerario di servizio era la trazione di pesanti treni di carbone a Mühldorf, erano (le parzialmente ricostruite) BR 96 011 e 012, ormai "inadatte" con l'equipaggiamento standard. Dopo l'elettrificazione della linea Norimberga - Saalfeld, il 15 maggio 1939, le BR 96 in Franconia divennero a poco a poco "eccessive". Come ultima macchina di riserva scomparve la BR 96 021. Per il traffico più leggero sulla "Schiefe Ebene", era sufficiente la serie BR 95. Qui si concluse l'impiego dei "giganti Mallet" in quella "zona", con il ritiro dal servizio della BR 96 025 il 1° settembre 1944.

- Bilancio finale -

La BR 96 002 è stata la più longeva, rimase nelle D/DR e "dismise" l'attività il 30 maggio del 1954, dopo essere stata utilizzata come generatore di vapore.

La BR 96 024 ebbe la stessa sorte della BR 96 002, rimase nella Germania Est e utilizzata anch'essa come generatore. 

Molto prima di loro, nel 1936, furono radiate la BR 96 001, la 003 e la 005 che erano assegnate al deposito di  Brügge,

seguite nel 1940 dalle 96 007 e 013. Per danni di guerra nel 1944 andò in "pensione" la 96 015.

Le altre 17 locomotive, a seguito di una disposizione del 20 Settembre 1948, vennero accantonate nei depositi di Aschaffenburg e Neuenmarkt Wirsberg e furono  tutte demolite a Muelheim-Speldorf,  compresa la 006, di cui si prevedeva una conservazione museale e che invece fu demolita nel 1952.

 - Purtroppo nessuna BR 96 è rimasta ai "posteri" a testimonianza della potenza di questa "grande locomotiva" -



 - Elenco BR 96 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


- Chi era l'ingegnere Anatole Mallet -

(Carouge, 23 maggio 1837 – Parigi, 10 ottobre 1919)

 Anatole Mallet era un ingegnere svizzero che già nel 1876 aveva prodotto alcune locomotive "compound" (articolate) per le ferrovie francesi, ma il brevetto del suo originale sistema risale al 1884. L'articolazione Mallet si diffuse in Europa prevalentemente nello scartamento ridotto, mentre negli Stati Uniti, a partire dal 1904, diede origine alla costruzione di numerosi modelli per lo scartamento normale, via via più potenti, fra i quali quello più noto ed imponente è la celebre Big Boy.

 Il brevetto di Mallet si fondava su un progetto che prevedeva una locomotiva articolata, con un telaio rigido posteriore che alloggiava un gruppo di due cilindri ad alta pressione, solidali con la caldaia, ed un gruppo di due cilindri a bassa pressione montati su un carrello anteriore articolato col telaio. Questa soluzione permetteva una migliore inscrivibilità in curva, consentendo l'impiego di un maggior numero di assi motori, senza che fossero tutti rigidi.

 

 



 - GALLERIA IMMAGINI -



- Prima Serie -



 

- Gt 2x4-4 - n.° 5751 K.Bay.St.B. -  

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Gt 2x4-4 - n.° 5751 K.Bay.St.B. - 

(Foto da: Taschenbuch DeutscheDamflokomotiven)

 


 

 - BR 96 001 DRG - Dopo le modifiche del 1925 -

 (Foto da: Voba Medien)


 

 - BR 96 001 DRG -  Dopo le modifiche del 1925 -

(Foto da: Voba Medien)

 


 

- BR 96 001 DRG -  Nel deposito di Brügge dopo le modifiche del 1925 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 


 

 - BR 96 003 DRG -  Dopo le modifiche del 1925 -

(Foto da: Voba Medien)

 



- Prima serie al lavoro -



 

La Gt 2x4-4 5751 iniziò il suo "faticoso lavoro", come locomotiva di spinta sulle "rampe" di Frankenwald nel febbraio del 1914.

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 


 

- La BR 96 011 del Deposito di Aschaffenburg all'imbocco del Schwarzkopftunnel nel 1929 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


- La Gt 2x4-4 5751 prima di una partenza di "lavoro" -

- Rothenkirchen 1921 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Anni '30 - BR 96 DRG -  Da Hagen i direzione Brügge transita sotto un segnale a due ali, alla velocità massima di 40 km/h,

in prossimità di una diramazione di linea. Dietro la locomotiva è agganciato il bagagliaio Pwg, "obbligatorio"-

(Foto da: Voba Medien)


 

- BR 96 021 DRG -  Linea Steinbach - Wald - 13-6-1935 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 



- Seconda serie -



 

 - Gt 2x4-4 - n.° 5766 -  K.Bay.St.B./DRG -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Gt 2x4-4 - n.° 5768 K.Bay.St.B./DRG - Deposito di Aschaffenburg -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- Gt 2x4-4 - n. 5773 - K.Bay.St.B./DRG -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 

 


 

- BR 96 022 - 

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- La "carbonaia" di questa BR 96 è ad "altezza finestrini" -  

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 



 - Seconda serie al lavoro -



 

- La "carbonaia a imbuto" di questa BR 96 è ad "altezza imperiale" -

 - Dopo le modifiche del 1925 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

 - BR 96 017 DRG - Originale del modello Marklin 3796 -

- Dopo le modifiche del 1925 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- BR 96 017 DRG - Originale del modello Märklin 3796 -

- Dopo le modifiche del 1925 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 

 


 

- BR 96 017 DRG -

- Dopo le modifiche del 1925 -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 


 

- BR 96 016 DRG - Utilizzata come locomotiva di spinta al convoglio passeggeri Monaco-Berlino,

trainato da una S 3/6 sul Frankenwald -

 (Editor: Hermann Merker Verlag GmbH) 

 



- Modelli Märklin -

(Tabella elaborata da Marco Bertozzi) 

N° articolo Märklin

Anno di produzione

Versione

Colore livrea

Matricola

Ferrovie di appartenenza

Tipo costruttivo

Particolarità

3496

1994

Delta

nero

96-017

DRG

1923

 

3796

1994

Digital

nero

96-017

DRG

1923

 

8396

1994

Hamo

nero

96-017

K.Bay./DRG

1923

 

83496

1994

Delta

argento / nero

-

-

1923

Präsentationmodell, MHI

3498

1995

Delta

blu

5773

K.Bay./DRG

1923

 

3798

1995

Digital

blu

5773

K.Bay./DRG

1923

 

8398

1995

Hamo

blu

5773

K.Bay./DRG

1923

 

34969

1996

Delta

oro

-

-

1923

Präsentationmodell, MHI

34962

1999

Delta

verde scuro

5768

K.Bay./DRG

1923

 

37962

1999

Digital

verde scuro

5768

K.Bay./DRG

1923

 

26960

2000

Digital

verde scuro

5766

K.Bay./DRG

1923

In confezione con 10 carri merci + 2 LKW

37961

2002

Digital

ocra / nero

5751

K.Bay.

1913

 

37963

2002

Digital

nero

96-019

DB

1923

Invecchiata – serie limitata solo 2002 pezzi

37964

2006

Digital

verde / bianco

5752

K.Bay.

1913

Cofanetto in legno

37965

2006

Digital

nero

96-022

DRG

1923

Bellingrodt Collection

37966

2008

Digital

nero

96-006

DRG

1913

 

37967

2010

Digital

nero

5767

K.Bay./DRG

1923

 



 

- Gt 2x4-4 e BR 96 "Quintet" - La differente dimensione dei "camini" -

(Foto Frits Osterthun)


 

- 3496 / 3796 - BR 96 017 DRG -

(Foto Frits Osterthun)


 

- 3498 / 3798 - Gt 2x4-4 - n.° 5773 K.Bay./DRG - 

(Foto Frits Osterthun)


 

- 37961 -  Gt 2x4-4 - n.° 5751- K.Bay. -

(Foto Märklin)


 

- 34962 / 37962 - Gt 2x4-4 - n.° 5768 - K.Bay./DRG -

(Foto Frits Osterthun)


 

- 37963 - BR 96 019 DRG -

(Foto Alberto Pedrini)

 

 


 

- 37964 - Gt 2x4-4 - n.° 5752 K.Bay. -

(Foto Frits Osterthun)

 

 


 

- 37966 - BR 96 006 - DRG -

(Foto Frits Osterthun)


 

- 37967 - Gt 2x4-4 - n.° 5767 - K.Bay. - DRG -

(Foto Märklin)


 

- 34969 -

(lctm.info)


 

- 83946 -

(lctm.info)

 



SE&O - Nino Carbone / Marco Bertozzi -

Approfondimenti e commenti su:

 



 

Bibliografia

 




 



- Gt 2 x 4-4 - K.Bay.St.B.-

 

 - BR 96 - DRG -