Filippo Tigli

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La mia passione inizia per scelta di mio padre. Ben consigliato, nel 1969 mi regala una confezione Märklin con loco 3000, 2 vagoncini merci e il mitico trasformatorino 10VA. Da quel momento in poi Märklin mi conquista e ne divento un fan, sia per la robustezza generale che per il fascino del metallo.

 

Il Primo impianto

 

Da 14 a 17 anni costruisco un plastico nella cantina di mia nonna. L'impianto, abbastanza "Naif", era grazioso. l'idea era quella di un 8 a doppio binario e di una linea a singolo più complessa che termina in 2 racchette. La superiore e' visibile sulla montagna a sx. Sullo sfondo, la graziosa stazione di Dubino della Rivarossi, così come la stazione di Pergine.

 

     

Grazioso anche il deposito locomotive con i nastri della Faller (hanno qualche anno ora eh.. )

Questo plastico abusava delle curve incredibilmente ridotte art. 5120 della Märklin, ,ma le caratteristiche di trazione dei robusti modelli tedeschi se ne infischiavano e tiravano su per pendenze del 5% con noncuranza. Anche le dimensioni dei binari della stazione sono troppo piccole! Bastano 2 carrozze passeggeri per terminare le banchine passeggeri. Cose che eviterò poi nelle realizzazioni successive!

 

  

 

 

1986-1990 il Grande Plastico

 

Successivamente grazie alla disponibilità dell'amico Enrico Cicchetti, ne costruiamo uno da 20 mq in una cantina, le cui montagne arrivano quasi al soffitto. Questo grande plastico  purtroppo fu demolito alla fine dell'università.

Ecco un disegno originale "a mano" del 1987 con la pianta di questo grande impianto (4.60x3.80);

 

 

 fin dall'inizio volevo evitare di fare un plastico "piano" con l'ovvio anello disteso etc etc! Allora ho esagerato un po', finendo col fare montagne alte fino al soffitto. Il problema principale di un impianto del genere e' l'accesso!! Allora ho disegnato una struttura avente libera la parte laterale ai muri; l'altezza in questi lati sale a 140 cm, consentendo di salire ulteriormente con pannelli a montagne mobili.
In tal modo, supponendo un raggio d'azione di un metro per l'uno si arriva un po' dappertutto, salendo su un banchetto o una robusta sedia. Le battute dei lati interni degli sportelli sono fatte da robuste travi di legno che consentono di poggiarci sopra il peso del corpo. In tal modo si può lavorare sull'interno plastico.

Deposito Locomotive di Kirchbach.
La piattaforma girevole 7186 e' stata modificata forando con una punta da 3mm il bordo della piattaforma. Così il ponte si ferma a piacere nei nuovi punti. I binari (spezzoni da 25mm) sono incollati nel bordo compresa la III rotaia e raccordati normalmente ai binari M tramite i consueti innesti.


  
 

Ed ecco la stazione a "livello 0" di Kirchbach. Qui la linea a semplice binario termina in galleria con una racchetta nascosta di ritorno. I treni partono da qui per affrontare le salite che li porteranno a quota +36 cm nella parte destra del plastico. La stazione ha 3 binari di corsa, 1 binario di raccordo nel retro del parco stazione, 3 tronchini merci, ed il deposito locomotive. Sopra la stazione di Kirchbach; a quota 70cm c'è la stazione di testa di Bergheim dalla quale si diparte a sx un raccordo industriale verso una segheria, a dx (sull'incrocio inglese doppio) inizia la linea a cremagliera.

 

 

 

Vista lato sx rispetto all'ingresso stanza: il viadotto altezza 70 cm che porta alla stazione di Bergheim e' impegnato dalla 050 alla testa di un treno Derrate alimentari.
 

 

Vista di fronte all'ingresso. La linea a doppio binario elettrificata passa sotto la linea a singolo binario. Una doppia eterogenea trazione (E194 + Coccodrillo svizzero) affronta la rampa al 3.5%, mentre sopra la 050 traina un locale passeggeri con vecchie carrozze da granducato tedesco.. (!!)


 

Viste della stazione di Bergheim, che, dapprima terminale, poi modificata con un raccordo industriale e un raccordo verso un ponte mobile che passa dall'altro lato del plastico

 
     

 

Stazione centrale di Neustadt : primi 2 binari della linea a singolo binario non elettrificata: secondi 2 binari di corsa linea "8" elettrificata. Quinto binario di manovra e linea a due racchette di accesso agli scali merci, impianti industriali e deposito locomotive elettriche
 

  

 

Zona destra del plastico, le torri in rovina con sentieri pedonali. Qui le montagne arrivano a 2.70 mt. dal pavimento. L'accesso al plastico avviene da sotto, aprendo le montagne come portelloni. Si vede la linea di apertura al centro-sx della foto. Il coperchio si apre a cerniere consentendo un facile accesso. Ogni coperchio e' di 80 cm per consentire il lavoro su uno tenendo aperto l'altro e così via. Tutto il plastico è così facilmente accessibile per la manutenzione

 

Nella zona sinistra del plastico: la linea a cremagliera arriva a 170 cm dal pavimento, passa la stazione di Obersteg per poi transitare in piano dietro ai portelloni di ispezione, fino ad arrivare alla stazione finale di Vadenz.
Nota operativa : un carro merci viaggiante da Kirchbach fino a Vadenz passa per 4 stazioni e impiega 15 minuti per il viaggio totale, facendo il cambio di trazione a Bergheim per essere trainato dalla locomotiva a cremagliera per il tratto a aderenza artificiale


 

Gli ultimi lavori prima della demolizione (!!) del grande plastico. La Zona destra del plastico vede l'ultimo raccordo costruito con grande ponte in ferro della Vollmer, dietro ai depositi per loco elettriche costruiti da mio Zio Silvano e rifiniti con carte Faller. Ospitano 9 locomotive al coperto su 5 binari sezionati opportunamente


 

Ecco l'ingresso della stanza! Il ponte ad arco autocostruito e' montato su una sezione apribile tramite cerniere che consente di entrare nel plastico per la manutenzione.
La galleria consente l'accesso a tutto il retro plastico ed e' alta 140 cm. Bisogna piegarsi un po' il primo tratto. In primo piano, il ponte amovibile di transito zona sx-dx

 

 

Questo grande lavoro demolito nel 1990 per esigenze di inaccessibilità del locale, di proprietà altrui, ha segnato indubbiamente un'epoca, dapprima insieme agli amici e poi nelle molte ore invernali dopo lo studio dell'università.. correvo alle 19 qui con la bici e vi rimanevo fino alle 20:30, rubando un'ora e mezza di lavoretti.. sembra incredibile quello che si riesce a fare con la pazienza..
 

1992-2008 Impianto da garage sollevabile
 

Poi lo spazio mi ha costretto a inventare la soluzione del plastico alzabile a soffitto (4.30x1.40). L'obiettivo del mio plastico da garage non era "paesaggistico" ma funzionale. Ovvero consentire complessi movimenti e manovre seppur in uno spazio ridotto (4.30x1.30 mt) e limitato in altezza (60 cm) . Per questo e' stata realizzata una linea a doppio binario collegata a una stazione dapprima di testa e poi trasformata successivamente in transito realizzando una linea a "lazo" , consentita dal sistema a 3 rotaie Märklin. Al centro e' stato posto un deposito locomotive con piattaforma girevole 7186 modificata per ospitare 19 binari, un fascio merci e una piccola zona industriale con una raffineria. Nella parte inferiore vi e' pure un Un impianto Faller a nastri per la ghiaia completa le aziende fornite dalla ferrovia.
 

 

Presto fatto e detto. Una volta constatato che il garage SERVE ANCHE per qualche altro impiego, come e' naturale (auto bici moto etc etc) bisogna inventarsi qualcosa... E allora.. via alla costruzione di un telaio di legno abbastanza robusto da poter essere sollevato con un sistema di funi!
Ho impiegato travi di legno da 8x2 cm per ottenere un telaio tale da reggere il mio peso!
La struttura e' poi sollevata da 4 funi da edilizia che scorrono in carrucole saldate su piastre di ferro. I carichi sono modesti e quindi va benissimo l'ancoraggio delle piastre al soffitto con 4 stop metallici da 9. la singola piastra regge da sola il mio peso a strappo. Le corde sono rimandate dalle carrucole sul soffitto e riunite sul lato; 4 carrucole provvedono a rimandare il moto verso il basso, ove le corde sono gemellate con una staffa e dei tenditori da filo dei panni per la regolazione. Dalla staffa, 2 trefoli di ferro vanno a un argano da barca (in vendita in ogni ferramenta) con riduzione. Il carico dell'argano e' 500 kg, superiore 6 o 7 volte al peso dell'impianto ( da 60 a 80 kg) a prova di carico con il mio dolce peso!! Il sistema funziona correttamente!

 

 

     

 


Si può iniziare la costruzione del plastico

        

 

Il pannello di controllo miniaturizzato al massimo con regolatori PWM

 

  

 

E le immagini del plastico finito:

 

        

        

        

  

 

2011 Trasloco

 

Negli anni di internet, grazie alle aste online ho potuto ampliare la collezione di rotabili serie 3000 a prezzi "umani". Recentemente mi sono trasferito in una casa con garage più ampio, e ho trasferito tutto il plastico lì, superando il problema grave della serranda basculante che impediva l'allocazione del plastico.

Ho modificato dapprima la serranda con una soluzione di mia invenzione molto pratica e quindi rifacendo il sistema di sollevamento del plastico,  predisponendolo per l'ampliamento ad L che consentirà l'allungamento della linea a doppio binario e l'allocazione di un bel deposito loco elettriche a 5 binari costruito a mano da un mio carissimo zio. Così il plastico diventerà da 2.45 x 4.30 mt, una dimensione notevole per un sistema mobile!! Del resto la passione non si ferma mai.

 

Serranda

 

Per avere il plastico appeso al soffitto è indispensabile non avere una serranda a bascula, nel caso si può modificare come segue.

 


 L'idea e' di tagliare in orizzontale in due parti di uguale lunghezza la serranda; mettere 3 cerniere nella parte alta saldate al telaio metallico esistente; Quindi saldare 2 tubolari metallici (di sezione quadrata identica ai tubolari esistenti) nella zona del taglio e inserire altre 3 cerniere nel taglio. La serranda diviene così un soffietto. La guida originale viene riutilizzata spostando le due pulegge in basso. Qui e' stato fatto il primo ERRORINO.. ovvero mettendo le pulegge nella parte bassa della serranda, ed essendo le cerniere superiori fuori asse, accadeva che sollevando il tutto la parte esterna PUNTAVA VERSO IL BASSO con grande sconcerto (!). La soluzione e' che la parte SUPERIORE deve essere leggermente più corta tra l'asse delle cerniere rispetto alla parte inferiore.
Il problema e' stato risolto montando le pulegge inferiori su una staffa ad "L" che sposta l'asse della puleggia di 5 cm, quel tanto che basta per costringere il soffietto a andare verso l'alto una volta aperto.
Il vecchio sistema dei pesi e' stato mantenuto; però sono state allungate le corde, sostituiti i pesi originali di calcestruzzo con pesi molto più corti di ferro (da 21 a 15 kg); questo perché il peso della serranda e' per il 40% sostenuto dalle cerniere superiori e quindi basta meno per sollevarla. La  maggiore corsa del sistema ha infine richiesto due scassi a pavimento per allocare i pesi quando la serranda si alza.

 

    

Il sistema funziona alla perfezione, perfino meglio (E' più facile da alzare) dell'originale e con molto meno ingombro!!

Missione compiuta. Dopo l'operazione si può finalmente installare un plastico a soffitto !!!!

 

        

Costo dell'impresa : Circa 1 giornata di un paziente Fabbro, serratura nuova e materiali vari (250 € circa in tutto)

 

Sistema di sollevamento

Il collaudatissimo sistema di sollevamento per evitare di sfrattare la vostra auto dal garage per far posto al treno!! In realtà ci stanno entrambi, basta fare questo ordigno.


 

Comprate 10 belle carrucole, io ne ho trovate in teflon con cuscinetto veramente belle a 5 euro in ferramenta.
Chiedete a un fabbro di saldare una piastra su 6 carrucole. 4 in verticale e 2 in orizzontale. Altre 4 carrucole vanno in fila su una piastra per mandare le funi verso terra. Posizionare le carrucole sul soffitto, in funzione del piano che si vuole sollevare. Con i tavelloni bastano 4 tasselli metallici da 9 o ancorotti per garantire almeno 80 kg di tenuta a strappo per ogni carrucola (verificate appendendovi alla carrucola). Reperite un comune arganello da barca con glifo di blocco (tira 400 kg), e fissatelo su una piastra metallica; ancorare al muro la piastra con i soliti tasselli metallici (9 sono anche esagerati).

 

   

Posizionate il plastico sotto e stendete tutte le 4 funi da edilizia come illustrato nello schema, bloccarle con i morsetti metallici da filo dei panni, regolare i giochi e voilà!! Alzare il tutto!
 

        

 

Le travi in abete non sono il massimo di rigidità, le devo sostituire con legno buono al più presto, castagno o altro, una tavola 8x2 basta messa di taglio, dopo di che i lavori di manutenzione e AMPLIAMENTO avranno INIZIO !! Era ora..
 

Filippo Tigli

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