Carlo Mussi

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La mia avventura con Marklin e’ iniziata in una sera del 1957. Mancavano poche settimane a Natale e quella sera mio papa’ e lo zio Aldo stavano discutendo, come facevano spesso.

Sul tavolo c’erano due pubblicazioni ricche di fotografie e disegni a colori. Non capivo molto della discussione ,ma ripensandoci poi penso che si discutesse se fosse meglio il sistema in alternata o quello in continua, il metallo tedesco o la plastica italiana. Fatto sta che il giorno di Natale , sotto l’ albero trovai una bella scatola color amaranto con un trenino Marklin e molti accessori. Qualche giorno piu’ tardi arrivo’ anche un bel tavolo con due cavalletti della giusta misura e cosi’ la mia ferrovia comincio’ a prendere forma.

In seguito arrivarono altri pezzi; il tavolo si allargo’, i cavalletti vennero allungati in altezza, ma con una regola precisa: quando si lavora si lavora, quando ci si diverte, ci si diverte. E a detta del genitore la gestione della ferrovia era incompatibile con l’ attivita’ scolastica, per cui la ferrovia veniva montata rigorosamente il 22 Dicembre e smontata il 7 Gennaio successivo. Naturalmente ad ogni nuovo assemblaggio c’era da sperimentare la lunga lista di modifiche che venivano studiate per mesi in attesa del periodo d’ oro. Il tutto e’ proseguito per molti anni; tra le sperimentazioni ricordo anche quella che mi ha permesso di far circolare sui binari Marklin materiale rotabile alimentato in continua !!! In fondo l’ elettrotecnica ho cominciato a impararla lavorando sulla mia ferrovia.

Poi … le scatole rimasero in soffitta. La passione per la ferrovia si e’ risvegliata quando ho conosciuto una persona che viveva in Germania e che in un locale della sua casa aveva un impianto Fleischmann di buone dimensioni su cui riusciva a far circolare fino a 14 treni contemporaneamente. Cosi’ ho cominciato a frequentare le mostre e a sbirciare i siti internet; tuttavia non sono mai riuscito, finora, a trovare il coraggio di intraprendere il progetto di costruire un plastico.

Almeno fino a quando non ho letto la proposta del Plastico Vintage. Ho gia’ recuperato le scatole dalla soffitta e nella foto potete vedere del materiale che funziona benissimo nonostante l’ eta’. Trattandosi di MARKLIN non c’e’ pero’ da stupirsi.

Un saluto a tutti

Carlo Mussi

Stazione vintage di Carlo Elicoidali in M Il segnale digitale