Capitoli 7-8-9-10

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Cap. 7 - Agosto 2008  Percorso superiore

     

 

Cap. 8  - Settembre 2008  Percorso inferiore elettrificato

Nell’installare il percorso elettrificato mi sono trovato in difficoltà nella posa della linea elettrica.

In alcune posizioni, tra palo e palo, la catenaria era un po’ lunga, e non avendo trovato gli elementi scorrevoli adatti, ho pensato di modificarla piegandola a zig-zag, come si vede nelle foto.

Il risultato non è bello da vedere ma è funzionale.

        

        

 

Cap. 7 - Maggio 2009  Rottura puleggia e riparazione

Mentre stavo predisponendo l’impianto elettrico (maggio 2009) in fase di discesa del tavolo, mi è capitata una situazione a dir poco da infarto.

All’improvviso un rumore sordo mi gela il sangue e tutto ad un tratto il tavolo scende precipitosamente. In quella frazione di secondo ho detto addio ai miei sogni, l’impressione che mi è rimasta, è come se mi fosse caduta dalle mani la più preziosa cristalleria.

Invece, per fortuna, la discesa repentina del tavolo si è limitata ad un’escursione di circa 40 cm. Lentamente e con cautela ho continuato a farlo scendere fino ad appoggiarlo delicatamente sul pavimento, constatando che oltre alla mia sicurezza, la struttura non aveva subito danni.

     

Cosa era successo? La puleggia collegata all’argano, e che subisce lo sforzo maggiore, si era aperta in due. Il cavo di acciaio di 8 mm. sotto sforzo si è incuneato nella scanalatura della puleggia (come si vede dalle foto) dividendola in due pezzi. Il cavo, non più in tensione si è lasciato andare e ha mollato il tavolo che è sceso di quel tanto fino al blocco dell’argano,(un vero collaudo). I danni non ci sono stati perché non avevo ancora inserito il paesaggio.

  

Il tavolo pensile è un po’ una seccatura, ma ha anche dei vantaggi. Quello principale è che una volta appoggiato sul pavimento lo si può spostare abbastanza agevolmente. Infatti per la riparazione ho staccato i cavi dai moschettoni e ho trascinato il tavolo fuori dal garage.

Per intervenire sulla puleggia danneggiata ho smontato tutto il tubo ottagonale comprensivo delle 5 pulegge. Dopo averla sostituita, ho fatto una modifica sostanziale per essere sicuro di non incorrere più in un incidente simile. Queste pulegge sono adatte per il sollevamento di tapparelle che hanno le classiche “cordelle” piatte. Perciò per impedire che la fune di acciaio si potesse inserire nella scanalatura formata dall’unione delle due flange che compongono la puleggia, ho sistemato nel suo vano su tutta la circonferenza un lamierino di acciaio. Poi, non fidandomi più dei 4 punti di saldatura che univano le due flange, ho aggiunto per sicurezza, 6 bulloni e degli squadretti tra la puleggia e il suo tubo di sostegno.

Dopo questo incidente ho rinforzato la struttura del tavolo ponendomi un limite sul peso. Considerando che ogni punto di attacco mi sollevi circa 30-35 kg. il peso totale non deve superare un massimo di 130-140kg. Il controllo lo faccio appoggiando il tavolo su 4 bilance pesa persone, l’ultimo mi dava un peso di 128kg. Per l’ultimazione del plastico ho previsto di aggiungere una decina di chili, ma nonostante questo ho pensato di alleggerirlo segando le gambe (ho recuperato circa 15kg.) Per avere il tavolo alla stessa altezza di prima, ho fatto 2 cavalletti in legno sui quali lo appoggio e lo fisso con 4 viti per rendere il tutto solidale. Nel momento del sollevamento svito 4 dadi a farfalla e stacco  di nuovo i 2 cavalletti che rimangono a terra.

Ora sono quasi alla fine del diorama, l’ultimo lavoro che sto completando è abbastanza impegnativo, si tratta di un castello fortificato dove sotto passa la linea ferroviaria. E’ ingombrante e sarà anche pesante, ma non graverà sul peso del tavolo perché non lo fisserò, ma lo appoggerò solo al momento dell’utilizzo.

Sperando di non andare “sotto al treno” vi saluto cordialmente

 

Cap. 7 - Luglio 2009  Impianto elettrico

Dopo aver riparato il meccanismo di sollevamento mi appresto a fare il collegamento dell’impianto elettrico, che è composto da 2 trasformatori, uno piccolo da 16VA che fa  funzionare un treno con la linea aerea, (solo nella parte bassa del tracciato) e uno grande da 32VA per un altro treno che circola su tutto il percorso. Ho anche un altro trasformatore di vecchio tipo da 50VA per l’illuminazione mod. 6211. Per il funzionamento degli scambi (n.33) ho 9 quadri di comando tipo 72720 (il tutto si vede in foto). Inoltre ho una serie di segnali e parti di rotaie di commutazione, che mi riservo di inserire in un secondo momento quando potrò digitalizzare il percorso, e far funzionare più di due treni contemporaneamente (sarebbe l’obbiettivo da realizzare), Ma in questo caso avrò bisogno di consultare un esperto perché in materia non sono competente.

Il collaudo dell’impianto elettrico è stato un disastro. Dopo aver fatto circolare molte volte sul tracciato le diverse locomotive per vedere se tutto funzionava regolarmente, un giorno (che definirei brutto) dopo aver inserito la spina nell’impianto mi sono accorto che rimaneva tutto spento. Ho ricontrollato le spine e riprovato. Niente, tutto come prima. Mi è venuto un sudorino freddo, e mi sono chiesto: vuoi vedere che da qualche parte c’è un contatto?. Adesso come faccio a capire dov’è?.                         

Calma e gesso, ammetto di essere uno scarso elettricista, ma mi sono calato nella parte, e procurandomi un tester ho cominciato a sezionare il percorso smontando e rimontando tronchi di rotaie controllando che fossero collegate bene. In questi casi, quasi a farlo apposta il guasto è sempre alla fine. Infatti dopo aver smontato quasi tutto il tracciato ho trovato il motivo dell’interruzione. Era un tratto di binario rettilineo lungo circa 5 cm. dove non passava più la corrente (forse era degli anni 50 perché aveva gli isolanti ancora di cartone). Purtroppo riciclando materiale usato è probabile incorrere in situazioni simili, oppure con il senno di poi, avrei dovuto controllare rotaia per rotaia prima del montaggio. Ora spero che tutto rimanga ben collegato, altrimenti ????

Cordiali saluti a tutti Mario Felicori “un ragazzo del 43”

 

     

  

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