Neuenmarkt

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a cura di Emilio Mantovani

 

Quest’anno ho trascorso le ferie con la famiglia in Baviera. Avendo inserito la bellissima Bamberga nell’itinerario, ho preso l’occasione per visitare il “Deutsche Dampflokomotive Museum” a Neuenmarkt, situato all’estremo nord della Baviera al confine con la Turingia. Devo ringraziare la sezione “Musei Ferroviari” del sito, che lo riporta!

La sola ragione d’esistere del villaggio è stata la linea ferroviaria terminata nel 1854 che attraversava da Nord a Sud la Baviera (da Lindau ad Hof, 566 Km): trovandosi al limitare di una ripida salita che necessitava di un raddoppio delle loco, si è sviluppata un’officina con annessa rotonda e rimessa (due all’epoca d’oro) e rimessa per le loco. La salita porta il nome (come altre consorelle al pari famose) di Schiefe Ebene (semplicemente piano inclinato): è lunga 5,3 Km, ha un grado costante di 1:40 (il 25%)  ed è utilizzata ancora oggi (come si può vedere nella foto). Una volta la salita era il regno delle BR01, grazie alla loro potenza: ora ci accontentiamo di treni meno imponenti.

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Il paese ha comunque perso d’importanza, anche se una rimessa era ancora usata nel 1974, ed il Museo rappresenta la sola attrazione del luogo. Anzi, il Museo investe tutto il villaggio che viene coinvolto per il ruolo che aveva ai tempi della grandezza del vapore.

Impressionante lo schieramento di vaporiere schierate all’interno della rimessa, in rigoroso ordine: dalla piccola BR98 “Glaskasten” alla bella BR95, e poi un percorso attraverso tante gloriose vaporiere tedesche con la BR86 in livrea di gala, la BR01, la BR52, la BR50.

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Si arriva poi ai due “pezzi forti” del Museo:

1) il vagone ristorante 10 242 Bln, parte del treno di servizio costruito nel 1937 appositamente per gli spostamenti del governo, usato anche nel dopoguerra da Adenauer e molti altri Cancellieri tedeschi; viene presentato anche con un filmato che ne descrive la storia;

2)  la mitica BR10.001, l’unico esemplare rimasto dell’ultima loco a vapore progettata in Germania.

  

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Molto interessante l’aspetto didattico e comunque esplicativo: innanzitutto, le didascalie erano anche in inglese (cosa poco comune, come ho dovuto sperimentare in tutta la settimana bavarese!) ed inoltre all’ingresso viene consegnata una scheda magnetica che si può personalizzare (lingua e livello di conoscenza tecnica per il tipo di spiegazione da ricevere) e che in diverse postazioni spiega, in maniera chiara ed interattiva, il funzionamento delle loco. Davanti alla cabina della BR01.111 vi è la possibilità di far muovere la loco dopo aver svolto le necessarie operazioni (un po’ come il Maerklin Plus) e le diverse funzioni della guida sono evidenziate dal vero.

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 Ai margini della rimessa vengono ricostruite, con materiali originali, alcuni ambienti d’epoca: la zona per la riparazione delle ruote, i mobiletti e lo spogliatoio, la pausa pranzo:

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Terminata la visita alla rimessa, non è finita la visita al museo!

Entrando in una palazzina si viene accolti da due magnifiche bacheche con materiale Maerklin in esposizione: una con pezzi storici ed una con materiale degli anni ’50.

In un locale adiacente è conservato un bel plastico che rappresenta, in maniera fedelissima, tutta la Schiefe Ebene: ogni particolare della salita fra Neuenmarkt e Marktschorgast è riportato. Pannelli (questa volta solo in tedesco!!) ne raccontano la storia e la tecnica d’avanguardia usata all’epoca.

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Dalla prima foto si vedono la stazione di Neuenmarket, la rimessa, la piattaforma girevole e lo spazio vuoto lasciato dalla sorella non ricostruita dopo le distruzioni dei bombardamenti

Ho potuto riconoscere facilmente il punto in cui mi ero fermato  vedere i binari e scattare qualche foto!

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All’esterno, in bella esposizione sulla piattaforma girevole, troneggiava ancora una BR01:

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Ove prima sorgeva la seconda piattaforma, oggi viaggia un treno sempre pieno di bambini (ed adulti: non mi sono tirato indietro!) con un breve percorso in cui si vedono ancora locomotive e qualche mezzo speciale.

In tutto si vedono una ventina di locomotive a vapore, ben presentate e custodite. L’atmosfera è completamente diversa da Nordlingen –dove ero già stato- in cui fervono i lavori, le loco sono in riparazione, a volte in funzione, distribuite anche sulla piattaforma e sui binari adiacenti: due diverse visioni ma unite nell’amore e nella protezione delle nostre amate locomotive!!