Il mio nome è Maurizio Birolini,  sono nato a Losanna nel ‘69, dove ho abitato fino al 1972.  In seguito ci siamo trasferiti in Italia, paese natale dei miei genitori ed ora abito in provincia di Bergamo a Trescore Balneario.

Dato che fino all’età di 14 anni, ogni estate mi recavo o dai nonni per le ferie estive, ero solito passare molte ore davanti alle vetrine di negozi di modellismo. In Svizzera la cultura ferroviaria e del modellismo in generale è maggiore che da noi, si iniziano a costruire plastici già a livello scolastico, e mi ha sempre affascinato entrare in queste cattedrali del modellismo. Fino all’anno scorso però non avevo mai pensato di costruire un plastico. La famiglia e il lavoro, come per tutti, avevano assorbito energie e tempo libero disponibili. La svolta ha coinciso con la richiesta di un trenino da parte di mio figlio, non l’avesse mai fatto, al momento gli ho regalato un modellino in plastica da 10 € a batteria, ma non piaceva ne ha me, ne a lui. Il suo interesse mi ha spinto poi a cercare informazioni su internet dove ho conosciuto il sito Marklinfan. Di colpo sono tornati i ricordi delle vetrine, della qualità e sicurezza di questo marchio e quindi ho deciso di comperare uno start set della Märklin, quello con una 482 Cargo SBB  e quattro carri merce, comandato dalla Mobile Station. La scelta del set è stata influenzata dalle mie esperienze lavorative nel settore trasporti intermodali e dalla decisione di fare un piccolo plastico di epoca V. Il sogno è realizzare una ferrovia con uno scalo merci scambio strada-rotaia dove poter comporre dei convogli merce con camion e container.

 Il plastico si sviluppa su una tavola rettangolare di 3,60 X 1,35 metri, costruita in legno e con struttura, sempre di legno, con ruote per poterla muovere. Il tracciato è con la classica forma ovale, ma su due binari, con un terzo nella parte anteriore che uso sia per la stazione che per formare il convoglio della Ro.La. Nella parte posteriore del plastico ho costruito una rampa del 3,5% per salire alla stazione superiore che serve a mascherare un cappio di ritorno con un ponte lungo circa un metro. Tutto questo è stato realizzato senza l’ausilio di programmi specifici per studiare il tracciato, ma solo usando il metodo binario dopo binario e provando il tracciato con un locomotore.

Tornando al tracciato inferiore, come detto si sviluppa con due anelli principali in R2 R3 da questi escono due linee che fanno capo a due cappi di ritorno, su una è presente un passaggio a livello mentre l’altra serve lo scalo merci dove si trova una gru per lo scarico-carico container. A questa affiancherò due semoventi che  saranno d’aiuto per la movimentazione dei containers.

Nella parte anteriore sulla estrema sinistra guardando il plastico posizionerò la rampa che servirà per formare i convogli Ro.La., di cui sono un grande appassionato,e in un futuro potrebbe essere utile per ampliare il plastico, con l’inserimento di una parte per formare una L .

 Ora sono impegnato nella costruzione del paesaggio, ma non ho ancora ben definito, sia il posizionamento degli accessori che l’ambientazione delle scene. Purtroppo manca la catenaria, non prevista all’inizio per il timore di non riuscire a montarla in modo corretto. Nel frattempo ho comprato uno dei nuovi start set con la Central Station e ho deciso di comandare l’intero plastico in modo digitale, scambi compresi. Ho poi scoperto anche il fascino delle epoche II e III con le nuove vaporiere digitali equipaggiate di suoni e generatore di fumo.  Adesso devo trovare il modo di far convivere le diverse epoche, ma sono disposto ad accettare i compromessi necessari, l’importante è divertirsi.

Grazie per avere visitato la mia pagina.

Maurizio Birolini

 

     

     

     

     

     

Se avete commenti potete scrivere su: