La linea aerea

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Il plastico di Ernesto Cappellano & Enzo Massaioli

05 – LINEA AEREA (I)  

 

            L’esperienza maturata nel periodo trascorso dall’ultima puntata ci ha indotto a cambiare il programma di lavori. Quindi abbiamo deciso di mettere in sicurezza il tracciato e di iniziare la costruzione della linea aerea.

 Con l’incremento del movimento dei treni si sono inevitabilmente verificati dei deragliamenti con qualche atterraggio non molto morbido di locomotive e vagoni sul pavimento. I danni sono stati fortunatamente limitati e facilmente riparabili ma hanno evidenziato la necessita’ di trovare rapidamente un rimedio. Con della rete di plastica per zanzariera e dei listelli di legno da 2x2 cm. abbiamo costruito delle reti da sistemare sotto le due penisole esterne. I bordi piu’ lunghi della rete sono stati avvolti sul listello, incollati a caldo e rinforzati con punti di cucitrice.

Abbiamo fissato poi degli occhielli ai listelli e dei ganci alle gambe della struttura portante, ad un’altezza di poco inferiore al binario piu’ basso, creando in questo modo delle specie di reti da trapezio rimovibili che si sono dimostrate efficaci.

Restavano tuttavia diversi punti del tracciato potenzialmente pericolosi. Abbiamo quindi costruito delle barriere ritagliando delle strisce, larghe circa 6 cm., di rete metallica a maglie quadrate le cui estremita’ sono state avvolte su barrette metalliche.

Le strisce sono state poi fissate infilando le barrette sul piano di posa delle rotaie e creando delle barriere di protezione.

In qualche punto la rete e’ stata tagliata e modellata per realizzare la barriera come necessario.

 

Una volta messo in sicurezza il percorso abbiamo cominciato a realizzare la linea aerea della parte non visibile del tracciato, che costituisce un buon 60% dell’intera linea da elettrificare. La realizzazione della parte in vista sara’ oggetto di una prossima puntata. Dovendo acquistare quasi per intero pali e catenaria, abbiamo intenzione di provare con  l’autocostruzione, pur mantenendo un buon livello di realismo. Sara’ una bella sfida.

Il principale requisito della catenaria della nostra ferrovia e’ la sua funzionalita’. Prevediamo anche la possibilita’ di alimentazione in corrente continua per ospitare loco elettriche di altre marche non trasformate (E428, E626, E636, E646, ecc…., anche se marklinisti, siamo sempre italiani).

 Dopo aver  consultato i sacri testi di fermodellismo disponibili e dopo aver studiato bene tutte le dimensioni e le misure, Enzo ha costruito in alluminio alcune dime che  sono risultate indispensabili per i successivi lavori.

 Abbiamo quindi realizzato, con del filo d’acciaio, una serie di semplici portali per sostenere la catenaria.

I portali  sono stati infilati in fori di diametro leggermente piu’ stretto trapanati sul legno.

 Dove possibile, invece dei portali sono state sistemate delle mensole sfruttando le strutture disponibili.

 Per evitare movimenti indesiderati, in qualche punto i sostegni sono stati fissati alla base con una goccia di stagno o di colla. Su questi “pali” e’ stato saldato a stagno il filo di acciaio da 1,5 mm. che fa da conduttore. Le dime hanno consentito di individuare il corretto centraggio del conduttore rispetto al binario sottostante. L’estremita’ del filo e’ stata piegata verso l’alto nei punti di giunzione  per evitare l’inceppamento del pantografo.

I portali, le mensole e le barrette metalliche sono stati ricavati da appendiabiti di acciaio da lavanderia che consigliamo di mettere da parte  perche’ abbiamo constatato che possono avere diverse applicazioni.

 La stazione nascosta ha reso necessaria la costruzione di due strutture di sostegno della catenaria (ognuna per meta’ stazione) fatte di listelli e compensato. Su questo sostegno, piuttosto rigido, sono state  fissate le mensole della catenaria dei cinque binari.

Le due semistrutture sono state poi infilate (con qualche  difficolta’) sul piano della stazione  nascosta, dove sono tenute ferme da sagome di compensato fissate in corrispondenza delle zampe delle strutture, in modo da renderne obbligata la posizione. Questa soluzione realizzativa consente, in caso di bisogno, di smontare la catenaria per un’eventuale manutenzione. Qui sotto e’ visibile una delle sagome e la morsettiera che dal quadretto di comando distribuisce l’alimentazione alle cinque sezioni di linea aerea.

Nella foto seguente si vede la stazione animata dalla presenza di due convogli in cui si vedono le mensole e la linea aerea.

Nelle foto successive ecco le nostre “cavie”, la  163 DB di Marklin e un “Caimano” FS di Lima in c.c. (con pantografo Marklin), che affrontano le rampe della spirale elettrificata. Le prove hanno anche dimostrato che sulla stessa tratta possono funzionare contemporaneamente e indipendentemente una loco alimentata in c.a. dal pattino e una alimentata in c.c. dalla linea aerea.

   

 

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