Il Fondale

Precedente Home Su

Il plastico di Ernesto Cappellano & Enzo Massaioli

13 – IL FONDALE

 La realizzazione del fondale e’ stata un’impresa più impegnativa del previsto che ha richiesto studio e molte prove prima di giungere a un risultato soddisfacente.

 In un plastico che corre lungo le pareti, il fondale e’ quasi indispensabile per dare  profondità ad un paesaggio che in buona parte  e’ largo solo 60 cm. Infatti la sua installazione e’ stata prevista fin dall’inizio del progetto. Per questo, tutta la costruzione e’ stata realizzata distanziando la struttura portante di circa 5 cm dalla parete. Su questa poi sono stati avvitati, a intervalli di circa 50 cm. uno dall’altro, dei listelli di legno da 4 x 4 cm. sui quali sono stati a loro volta fissati i pannelli di compensato da 4 mm. che ci siamo fatti tagliare a misura dal locale fornitore di legname.

    

L’altezza dei pannelli e’ di 75 cm. La  lunghezza varia da 1,30 a 2 mt. In totale i pannelli sono 6 per una lunghezza totale di quasi 10 mt.

             Sistemato il supporto e’ iniziato lo studio delle immagini da utilizzare. Fondamentale e’ stato l’acquisto su e-bay di due CD della Bush, concepiti per la realizzazione dei fondali. (Art 2867 con elementi di paesaggio della Germania del Nord e Art. 2868 con elementi di paesaggio delle Alpi). Purtroppo e’ stato impossibile reperire il doppio CD 2870 che dovrebbe essere il più ampio e completo. Tutti questi CD non sono più in produzione e non sono riuscito a trovarne di altre ditte.

            Altro contributo importante e’ venuto dal programma Wintrack, che, nella sua versione 9, contiene una cartella di 230 immagini di fondali di tutte le dimensioni. Infine, una ricerca su internet di foto di paesaggi adatti  ha completato le immagini a disposizione.

             Per comporre il fondale e’ necessario un buon programma di grafica. Corel Draw si e’ dimostrato adatto allo scopo. Inizialmente, utilizzando le immagini dei CD, ho disegnato un cielo alto e lungo quanto un pannello. Su questo sfondo sono poi state sovrapposte progressivamente le altre immagini, eventualmente ritagliandole e ritoccandole, con gli strumenti di grafica che il programma mette a disposizione. Per rendermi conto delle dimensioni e dell’effetto degli  elementi di composizione, ho stampato alcune parti su fogli di carta A4 che ho provato poi sul supporto di compensato fissandoli con puntine da disegno e osservando il risultato.

 

            Partendo dalla penisola sinistra il paesaggio e’ stato composto immaginando prima una zona industriale con raffineria (in corrispondenza del terminal petroli),  seguita da una zona cittadina (alle spalle della stazione principale) e quindi, proseguendo verso il lato destro, una zona di campagna con le montagne sullo sfondo. Armonizzare quello che era sul plastico con quanto disegnato non e’ sempre stato semplice e vorrei avere avuto maggiore dimestichezza con il programma di grafica.

            Prima di portare alla stampa un pannello, ho completato al PC anche il successivo per verificare che le figure alle giunzioni fossero perfettamente corrispondenti.

 Nelle foto da 13-04 a 13-09 la sequenza dei pannelli. Il primo pannello e’ in parte curvo per coprire   l’angolo della parete dietro il castello. La curvatura del supporto e’ stata realizzata con un foglio di plastica acquistato al “brico” che abbiamo piegato riscaldandolo con un asciugacapelli.

      

     

I 6 disegni sono stati stampati in copisteria su carta robusta.  Ho scelto questo supporto, sia perché e’ il più economico (intorno ai 10 Euro/mt), sia perché è opaco e non riflette la luce. Per contro e’ il supporto più sensibile alla superficie su cui viene adagiato e all’umidità’.

Dopo aver fatto delle prove con strisce della stessa carta e vari tipi di colla, i pannelli sono stati preparati passando a rullo due mani di cementite e levigando bene la superficie del compensato in modo da far sparire i buchetti e le venature del legno. Ripulita con cura la polverina formatasi con la levigatura, abbiamo sparso in maniera uniforme uno strato di colla spray ad una delle estremità del pannello. Dopo qualche minuto di asciugatura, i disegni sono stati appoggiati e srotolati sul piano progressivamente cosparso di colla,  pressandoli con un panno morbido pulito per farli aderire bene.

 I pannelli sono poi stati riavvitati sulla parete e il risultato si può vedere in queste foto.

        

    

Con l’installazione del fondale il plastico si può dire completato, anche se il lavoro di manutenzione, aggiunta e miglioramento non termina mai e questo mantiene vivo l’interesse. Intanto stiamo approntando la prima estensione dell’impianto con la costruzione di una stazione di testa/scalo di smistamento per treni viaggiatori che ha l’ambizione di entrare a far parte del plastico Vintage del Marklinfan Club.

Approfondimenti e commenti qui: